La denutrizione contrasta il ritorno all’alimentazione per via orale
Lo stato nutrizionale del paziente colpito da Ictus può predire le sue possibilità di tornare ad alimentarsi completamente per via orale.
I fattori predittivi di un buon recupero delle capacità deglutitorie dopo un Ictus non sono ancora chiari. Si conosce che più del 62% dei soggetti colpiti da Ictus presentano una denutrizione legata alla disfagia scatenata dell’Ictus, ma non si sa se lo stato nutrizionale è correlato al recupero della funzionalità deglutitoria. Uno studio giapponese pubblicato su Clinical Nutrition ha recentemente fatto chiarezza su questo aspetto.
Stato nutrizionale e denutrizione valutati nel post-ictus
L’analisi ha riguardato 466 soggetti over 65 anni, convalescenti in seguito a Ictus e partecipanti allo studio APPLE (Algorithm for Post-stroke Patients to improve oral intake Level). Il rischio di denutrizione è stato determinato dall’indice di rischio nutrizionale geriatrico [GNRI: denutrizione severa (<82), moderata (tra 82 e 92), lieve (tra 92 e 98) e nessun rischio di denutrizione (>98)]. La funzionalità deglutitoria è stata valutata con l’indice FSG (Fujishima’s Swallowing Grade) all’inizio e alla fine dello studio: un risultato positivo (alimentazione completamente orale) si ha con FSG ≥ 7.
93% dei soggetti over – 65 post Ictus sono denutriti
Tra i 466 pazienti presi in considerazione, 264 sono stati inclusi nello studio. Al ricovero, il 28,8% risultavano severamente denutriti, il 46,2% moderatamente denutriti, il 18,2% leggermente denutriti e il 6,8% non denutriti. La maggior parte dei partecipanti è stata introdotta al momento del ricovero alla nutrizione enterale. Alla dimissione, i pazienti con una denutrizione severa presentavano una capacità deglutitoria minore ed erano quelli con una minore probabilità di ristabilire una nutrizione orale totale (OR = 0,232, IC95%: 0,047-1,141) se raffrontati ai gruppi con una denutrizione meno severa (P = 0,001). Essi presentavano altresì un’incidenza più elevata di polmoniti.
Fattori contrastanti il recupero dell’alimentazione orale risultavano inoltre essere la dipendenza prima dell’episodio, il numero di giorni trascorsi tra l’evento ed il ricovero e l’incidenza delle polmoni.
Se confrontati con altri pazienti, quelli che hanno ristabilito un’alimentazione orale totale, avevano un apporto energetico significativamente più alto rispetto a quelli nutriti parzialmente o totalmente con la nutrizione enterale. Gli apporti di proteine e la variazione di BMI non risultavano invece differenti.
Questo studio è stato il primo a rivelare che la denutrizione severa è un fattore di rischio di non ripresa dell’alimentazione orale nei pazienti colpiti da Ictus e posti in nutrizione enterale. Per i ricercatori, questa denutrizione è alla base di una alterazione delle funzioni muscolari e nervose che alterano a loro volta, le capacità deglutitorie.
Malnutrition risk predicts recovery of full oral intake among older adult stroke patients undergoing enteral nutrition: Secondary analysis of a multicentre survey (the APPLE study) Nishioka S, Okamoto T, Takayama M, Urushihara M, Watanabe M, Kiriya Y, Shintani K, Nakagomi H, Kageyama N. Clin Nutr. 2017 Aug;36(4):1089-1096. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27426415