Verdure stampate in 3D: una soluzione per la disfagia?

Verdure stampate in 3D.

Che cosa sono? Ortaggi che mantengono tutte le proprietà nutritive e il sapore originale che hanno in natura. Ma grazie alla loro particolare forma o consistenza, possono essere mangiate anche da chi soffre di problemi di deglutizionecome la disfagia. Un'invenzione dunque che trova subito impiego nelle case di cura per anziani, ma che potrebbe diventare utile anche per i bambini che si rifiutano di mangiare la verdura. Questa novità arriva da Singapore ed è opera dei ricercatori della Nanyang Technological University (NTU Singapore), della Singapore University of Technology and Design (SUTD) e del Khoo Teck Puat Hospital (KTPH).

 

Quale inchiostro si usa per stampare delle verdure?

Naturalmente uno alimentare, che in questo caso non ha bisogno di additivi. Il composto deriva infatti da cibi disidratato con l'aggiunta di polveri liofilizzate che si regge su un attento e ricercato equilibrio tra prodotto fresco e congelato. Questo mix ha permesso di evitare l'uso di idrocolloidi, additivi che finiscono con l'alterare il gusto e la consistenza di quello che viene stampato. In poche parole, qualcosa non avresti proprio voglia di mangiare.

Questa nuova tecnica permetterà non solo di ottenere verdure buone, ma anche di adattarle a diverse esigenze. La prima alla quale si è pensato è la disfagia: la difficoltà di nutrizione che colpisce soprattutto le persone affette da demenza e le costringe a ingerire solo cibi frullati. In questo modo, potranno consumare le stesse pietanze degli altri ospiti della residenza sociosanitaria e avere davanti a loro un piatto che sembri un po' più appetibile e magari gli faccia recuperare il rapporto con il cibo, quanto meno quello emotivo. Dovrebbero beneficiarne soprattutto l'umore e il benessere psicologico dell'anziano.

 

Fonti: 

https://www.ohga.it/verdure-stampate-in-3d-potrebbero-aiutare-gli-anziani-con-problemi-di-disfagia/

Nanyang Technological UniversityNews | NTU Singapore