Cos’è
L’insieme delle alterazioni che possono insorgere durante la deglutizione può essere racchiuso in una unica parola: disfagia. Essa è stata in passato definita come un’alterazione della deglutizione e quindi non configurata come malattia, ma come un segno o un sintomo di un’altra patologia. Attualmente, sempre più spesso viene però considerata come una patologia a sé stante con un’eziologia, un decorso ed un trattamento specifici.
Che cos'è la deglutizione
Quali sono le cause
La malattia causante non riguarda necessariamente l’apparato deglutitorio, ma può essere una disfunzione localizzabile anche a distanza.
Tra le patologie localizzabili a distanza rientrano tutte quelle infettive e neurodegenerative mentre tra quelle che colpiscono direttamente l’apparato deglutitorio vi sono quelle strutturali come i tumori o gli spasmi muscolari. Vi possono essere inoltre cause esterne, iatrogene, come l’utilizzo eccessivo di alcuni farmaci.
In quanto alterazione generalizzata della deglutizione, la disfagia può riguardare l’assunzione di soli cibi solidi, semisolidi, semiliquidi, liquidi oppure una combinazione qualsiasi delle precedenti consistenze.
Chi colpisce
La disfagia può interessare bambini, adulti e anziani. La prevalenza di disfagia nella popolazione generale, viene stimata attorno al 20% con un aumento molto significativo nella popolazione anziana.
Picchi di frequenza si osservano in ospedali per acuti, centri di riabilitazione e strutture residenziali per anziani. Studi condotti sui pazienti istituzionalizzati mostrano una incidenza di alterazioni della deglutizione che varia dal 30% al 50%.
Che cosa sono la disfagia e le aspirazioni
I sintomi
La disfagia può manifestarsi attraverso:
- Segni diretti: tosse, necessità di deglutizioni ripetute per ingoiare il boccone, fastidio durante la deglutizione
- Segni indiretti: calo di peso (malnutrizione dovuta al ridotto apporto alimentare), disidratazione (causata dall’insufficiente introduzione di liquidi ed anche dalla compromissione della regolazione della sete, soprattutto negli anziani) ripetute infezioni alle vie respiratorie (la più comune complicanza della disfagia è rappresentata dalla polmonite ab ingestis, che si determina a causa del passaggio di liquidi/alimenti nella trachea o nei bronchi).
Trattamento nutrizionale
Il trattamento della disfagia necessita di una terapia nutrizionale specifica, per far sì che non insorgano aspirazioni e conseguenti polmoniti ab-ingestis.
La nutrizione orale deve costituire per tutti i pazienti la prima scelta in quanto rappresenta la via di assunzione fisiologica dei nutrienti. L’intervento nutrizionale in corso di disfagia, possiede diverse finalità:
- Mantenere o raggiungere un corretto stato nutrizionale
- Impedire la malnutrizione e la disidratazione in seguito a riduzione delle ingesta
- Ridurre il rischio di ab-ingestis
La dieta a consistenza modificata è sempre stata il trattamento più utilizzato per i pazienti disfagici. Ad oggi è composta da 3 livelli, standardizzati nel DSA Pack:
- I° Livello (Grado 1), di consistenza semiliquida, indicata per i pazienti incapaci di masticare e deglutire solidi e liquidi
- II° Livello (Grado 2), di consistenza cremosa, adatta per i pazienti con deglutizione fortemente compromessa e ridotta capacità di masticare
- III° Livello (Grado 3), di consistenza semisolida, indicata per i pazienti che presentano una masticazione limitata ed una accettabile deglutizione dei cibi solidi e liquidi
Per far sì che la persona possa quindi continuare a bere e mangiare in sicurezza sono quindi necessari degli accorgimenti nutrizionali e Nutrisens, con la sua ampia gamma di prodotti, vi permette di ottenerli tutti:
Addensare:
L’addensante è un alimento, può essere a base di amidi come il Gel'M o a base di gomme come il Gel'Clear e permette di adattare la consistenza dei liquidi o di aumentare la consistenza delle preparazioni alimentari, a caldo o a freddo. Tutti gli addensanti Nutrisens sono resistenti all’azione dell’amilasi salivare, per far sì che il prodotto addensato mantenga la stessa consistenza durante tutte le fasi della deglutizione.
Idratare:
Le Acque gelificate e le Hydra'fruit Nutrisens hanno una caratteristica soglia di scivolamento e una caratteristica viscosità che permettono di farle scivolarle lentamente lungo le mucose evitando il rischio di aspirazione. La genuinità delle materie prime utilizzate, grazie all’utilizzo del concentrato di succo di frutta, permette di avere dei sapori e degli aromi naturali che stimolano l’innesco del riflesso della deglutizione.
Nutrire:
L’idratazione non è sufficiente, è necessario anche nutrire il paziente. Per questo Nutrisens propone un’ampia gamma di prodotti dolci o salati, pronti all’uso o disidratati ideali per la colazione, come il Nutri’dej, il pranzo e la cena, come i Piatti pronti frullati sterilizzati o liofilizzati o gli spuntini delle persone con difficoltà della masticazione o della deglutizione.
L'idratazione, l'alimentazione e la presa in carico delle persone disfagiche